Prugett d'i pruvincë d'a Lucanijë


Chess je a mappë d'a Lucanijë ca vulimmë, i pruvincë so mise chë l'ordënë d'impurtanzë p'u terrëtorijë cërcustandh mantënenn u rispett' p'i zone territorijalë e d'a culturë d'a zonë.

Terrturijë d'a Lucanijë


Chessa fotë je a rappresentazijonë d'i terrëturijë lucanë.
Dë russ së potënë vëdè i zonë ca ora stannë nda Calabbrijë ma ca facënë part d'a Granna Lucanijë.
Dë ble së vidënë i zonë ca stann aorë nda Campanijë e dë verdh a Basëlëcatë.

Ma i lucani, chi sono...


SIAMO I LUCANI: quelli che hanno sconfitto i romani, quelli che, Briganti e Passanante, hanno fatto tremare l’Italia….

“ Ecco che uno si distrae al bivio, si perde. E chi gli dice “ Prendi da questa” e chi “ Prendi da quest’altra”. E uno resta là, stordito. Aspetta che le gambe si muovano da sole” .

Rocco Scotellaro, Tricarico, 1942-novembre 1943.


Noi al bivio non ci siamo distratti.

Non ci hanno distratto i fondi stanziati con la legge 219/81 che hanno ricostruito i paesi, distruggendone l’identità storica ed architettonica, inducendo la gente a vendersi agli amministratori per un buono contributo.

Non ci ha distratto la FIAT a Melfi, grande regalo fatto alla nota illustre famiglia anche con i nostri soldi, che ha spinto i giovani ad elemosinare il posto di lavoro dai soliti potenti e li ripaga con viaggi massacranti, con salari e turni di lavoro che al Nord nessuno accetterebbe, e un futuro sempre più incerto….

Non ci ha distratto L’ENI che, con le sue promesse royalties, sta corrompendo il tessuto economico, politico e morale della regione.

NON ABBIAMO ILLUSIONI, sappiamo che se qualcuno compra è perché qualcun altro vende o si vende.

Noi non ci vendiamo né vendiamo la nostra terra a nessuno.


“ Sentirete la nostra dura parte

in quel giorno che fossimo agguerriti

in quello stesso Castello intristito.

Anche le mandrie rompono gli stabbi

Per voi che armate della vostra rabbia “

Rocco Scotellaro dalla raccolta “ E’ fatto giorno



Proveniente da: http://www.soslucania.org/

Grande Lucania






L’Associazione viene costituita con l’obiettivo di arrivare all’aggregazione alla Regione Basilicata dei territori del Vallo di Diano e del Cilento per realizzare il progetto della Grande Lucania.

È un movimento collettivo, trasversale, che si basa su una comune memoria storica e culturale. Siamo di fronte ad una domanda politica che sale dalle comunità locali. Non è semplice accademia o enfatizzazione culturale, né si tratta di piccoli egoismi o piccoli protagonismi. È in gioco l’interesse generale del territorio con le sue dinamiche ed aspettative. La politica è chiamata a rispondere per dovere di concretezza e per la serietà della proposta. Il progetto fa riferimento alla storia, ma esprime disagi e difficoltà di intere popolazioni che vogliono contare di più in termini di democrazia e di valorizzazione e distribuzione di risorse.

Il procedimento è abbastanza articolato, non esente da possibili difficoltà, ma nello stesso tempo è garanzia della volontà e della auto determinazione delle comunità locali. Innanzi tutto, la forma dell’articolo 32 della Costituzione Italiana consente la celebrazione del referendum popolare per lo scorporo territoriale da una Regione all’altra. Poi, una sentenza della Corte Costituzionale, datata 2004, ha reso più agevoli le consultazioni popolari. Ancora, la riforma del titolo V° della Costituzione del 2004 ha aumentato i poteri legislativi delle Regioni. Le fasi previste sono: la costituzione comitati civici promotori del referendum; la delibera dei consigli comunali per approvare il quesito referendario; il confronto democratico tra le popolazioni interessate; la celebrazione del referendum consultivo; con la vittoria del referendum il governo recepisce i pareri dei due consigli regionali interessati, secondo un procedimento detto ‘legislativo rinforzato‘.

Certo che il progetto apre uno scenario nuovo che esige dialogo e coinvolgimento delle popolazioni. Si tratta di un ricongiungimento ad un territorio che le vicende storiche hanno separato e che la determinazione delle comunità locali vuole realizzare. Sono, perciò, necessari dibattiti, incontri non solo nel Cilento e nella Valle di Diano, ma anche in Basilicata per informare le giovani generazioni, per combattere i pregiudizi, per risolvere difficoltà, per indicare obiettivi. Si tratta di ricostruire un popolo lucano in cammino, più grande, più ricco di energie culturali e materiali.

La ‘Grande Lucania’ è un treno che parte con la consapevolezza delle difficoltà - di natura politica e istituzionale - ma anche con la determinazione di arrivare al traguardo.

Nuovo logo del Movimento Giovani Lucani